DONATELLA PELLEGRINI
Un’aliena dagli occhi limpidi
Donatella Pellegrini, semplicemente Dona.
Le espressioni dei suoi occhi, del suo viso, della sua voce, ti fanno pensare immediatamente di trovarti di fronte ad un essere particolare, sensibile.
Il suo percorso artistico ti sconvolge per la straordinaria intensità, espressiva e tempo – spaziale.
E a proposito di spazio…
Il suo progetto Gli Alieni siamo Noi Live Show attrae all’istante. Ti convince misteriosamente che tra le righe di quella sceneggiatura, tra le note di quel percorso umano e musicale puoi trovare qualcosa su cui confrontarti, qualcosa che i tuoi sentimenti ricercavano, ma senza sapere cosa.
Con la sceneggiatura dell’ottimo Leo Di Barlom, su libera ispirazione e reinterpretazione del soggetto del film “Il Pianeta Verde” di Coline Serrau, il progetto narra la vicenda di quattro Alieni (musicisti) che vengono mandati in missione sul pianeta Terra per tutte quelle anime empatiche che lanciano, coi propri desideri, messaggi d’amore o di fratellanza nell’universo. I quattro sono affidati alla ricerca di Dona, cantautrice del pianeta Terra. La loro missione è quella di collaborare con lei e la sua arte per fare in modo che il messaggio arrivi al destinatario nell’universo. Tra piccole gag e momenti di profonda riflessione, il gruppo di musicisti “Alieni” formano insieme a Dona un’alchimia unica nel suo genere, dal parallelismo dell’inconscio, fino alla rielaborazione dei momenti di vita vissuta.
Un viaggio fantastico, con una meta ben precisa, ovvero l’esterno viaggiare in direzione dell’amore universale.
Un progetto toccante. Sincero. Limpido. Un piccolo manifesto di una generazione. Ma sarebbe riduttivo recensirlo in questi termini.
Un esperimento dove molte sensibilità possono riconoscersi, identificarsi, anche con un certo timore. Siamo sempre bravi ad occultare le nostre debolezze, a mascherarci in abili seduttori della vita…fino a quando qualcuno ti regala uno specchietto e ti accorgi che serve a poco fare uso di una crema antinvecchiamento…
È un progetto artistico da ascoltare, leggere, annusare. Un disegno a pastelli, semplice, genuino. Quasi un manuale d’amore.
Stai ascoltando una vita, un sentire, un provare emozioni, un perdersi, un ritrovarsi. Stai scoprendo un viaggio, un percorso. Hai l’opportunità di incontrare un’artista che si presenta a te a cuore aperto, mettendosi a nudo ed in continua discussione. Un racconto sanguigno di momenti felici, infelici, divertenti, drammatici, fortemente drammatici, espressi con la purezza di una bambina.
Una purezza che Dona sembra non aver perso. Provate a immaginare l’espressione di una bimba sorpresa con le manine dentro un barattolo di Nutella… ecco, quello sguardo, quel candore, quel vedere il mondo con la boccuccia ancora impiastricciata di cioccolata… Immagino così Dona. Due occhi limpidi, rarissimi, che ti raccontano la storia, le vicende della propria anima, con la continua scoperta di trovarsi di fronte a nuove sorprese, belle, meno belle, ma ora tutte accolte con uno stupore di meraviglia o con la meraviglia dello stupore, convinta che ogni esperienza, ogni fatto che ci capita è un frammento della nostra vita, di questo nostro essere bipedi viaggianti.
La direzione? Ce la detta il cuore, se sappiamo ascoltarlo. Ma lui si fa sentire solo se riusciamo ad amarlo, a nutrirlo, con una bella pasta asciutta d’amore. Quella che puoi mangiare con Donatella.
Gerry Mottola