animaJazz
Bruno Pollacci
La Bossa Nova del Dona Pellegrini Quintet fà vibrare il
“Villa Reale Festival”
animajazz · Saturday, June 10th, 2017
Ancora un concerto interessante ed all’insegna della qualità vocale e strumentale al
”Villa Reale Festival” di Villa Reale a Marlia, appena fuori Lucca , e venerdi abbiamo
potuto godere di una serata particolare, dedicata alla Bossa Nova, ma senza mai
scivolare nell’interpretazione “citazionista” che spesso tende a schiacciare, a
comprimere le identità personali, per l’atteggiamento troppo reverenziale verso i
classici originali della meravigliosa musica brasiliana, che da sempre affascina ed
attira noi italiani. La leader del quintetto e “regina” della serata è stata la cantante
livornese Dona Pellegrini, conosciuta ormai da un largo pubblico per essere tra le più
grandi vocalist Blues e R&B italiane e conduttrice delle “vocal clinics” di Pistoia Blues,
la quale, non solo perchè è una solida e preparata professionista, capace
d’interpretare al meglio qualsiasi genere e linguaggio musicale, ma anche perchè ha
un animo aperto, curioso, avventuroso, gentile e dall’ampia sensibilità, ha deciso di
concretizzare il suo emozionale rapporto con la musica brasiliana immergendosi in
questo nuovo progetto delle malinconiche, ma anche gioiose sinuosità della Bossa
Nova, con spigliato senso dell’avventura e facendo leva sulla propria identità. Si,
perchè come ho detto all’inizio, Dona Pellegrini non ha eseguito un concerto
limitandosi a fare delle cosiddette “cover”, ma ha prima ascoltato, poi assimilato e
“digerito” il materiale storico originale della grande tradizione brasiliana, per poi
offrirne una versione decisamente filtrata dalla sua personalità, da un DNA canoro che
non si piega alla passività ripropositiva, ma si fa vitale protagonista di una
reinvenzione dalle cromìe inconfondibili. I colori espressivi di questo particolare
progetto sono quelli tipici dell’identità canora intraprendente, irequieta ed
appassionatamente calda della Dona Pellegrini che è riuscita a far proprie anche
quelle canzoni ormai cosi radicate nel popolare dominio che sembrerebbe impossibile
(o almeno molto difficile) proporre in modi alternativi. Invece la nostra brava
interprete è stata capace di rendere stimolante ogni momento del percorso d’ascolto,
proponendo versioni imprevedibili e godibili al tempo stesso, con amore e rispetto
verso la tradizione, ma anche e soprattutto senza mai perdere di vista se stessa e la
propria identità artistica.(..)